Situata nel centro abitato di Maggiana, frazione mandellese dove il tempo sembra essersi fermato, la Torre di Maggiana è una delle meglio conservate nel territorio lecchese. La sua capacità di sopravvivere nel tempo (notevole se si pensa che la costruzione architettonica risale al XII secolo) è senza dubbio dovuta alla suggestiva posizione in cui si trova, che le ha permesso di convertirsi da baluardo difensivo a meta turistica. Anzi, è stata proprio la strada che si prefiggeva di controllare a sancire la fortuna della fortificazione, un tempo conosciuta come Strada Ducale della Riviera, e oggi nota agli appassionati di escursionismo come Sentiero del Viandante.

Grazie a questo percorso che si snoda per 45 km da Lecco a Colico, la Torre di Maggiana riesce ad accogliere, durante la bella stagione e non solo, schiere di viandanti pronti ad ammirare la vista che si gode dalla sua terrazza, ornamento aggiunto nel 1800 da Francesco Alippi, proprietario in quell’epoca della fortificazione. Quello di Alippi non fu l’unico rimaneggiamento che la Torre subì, e sicuramente ce ne saranno degli altri in futuro: c’è infatti in progetto un restauro dell’intera struttura, che interesserà in particolar modo gli ambienti interni e l’illuminazione, a testimonianza di come sia necessario prendersi cura della tradizione per garantirne la sopravvivenza anche negli anni a venire.

La Torre presenta una base quadrata, collocata in un piccolo cortile fortificato, e conserva la porta ogivale d’ingresso originaria, oltre che alcune feritoie verticali a cui si accompagnano altre finestre inserite a partire dal ‘500. All’interno si trovano gli ambienti risalenti all’epoca di edificazione: citiamo tra i più interessanti quello con soffitto dipinto prima di raggiungere la terrazza, della cui bellezza purtroppo rimangono visibili pochi tratti.

La struttura è detta del Barbarossa’ proprio per il legame stretto che detiene con l’Imperatore germanico, il quale trovò ristoro all’interno della Torre nel pieno della sua campagna militare contro Milano, grazie all’intercessione della famiglia nobiliare mandellese che in quel periodo occupava l’edificio. Una lapide rinvenuta il 5 maggio 1828 nel corso di alcuni lavori testimonia questo episodio.

Oggi la Torre di Maggiana è di proprietà del Comune di Mandello del Lario ed è gestita dall’Associazione Gruppo Amici di Maggiana.

 

 

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